Bernardo Panzeca – Silenzio
I treni e i nonni sono simili. Entrambi narrano il passato.
I treni e i nonni sono simili. Entrambi narrano il passato.
I silenzi. così pieni all’inizio, così vuoti alla fine.
Nel silenzio ascolto il sussurro dell’amore, la rabbia della tristezza. Nel silenzio trovo la compagnia della solitudine percepisco il vuoto, l’Immenso e l’Essere, nel silenzio tutto prende voce.
Quello che miei occhi hanno già espresso è solo la verità, non ti parlerò in questa folla di pazzi, perché la menzogna, le bugie ci sono dappertutto, ma qui in questa stanza, nel silenzio, capirai, senza sbagliare, quello che di vero e sincero è nel mio cuore.
Bastano pochi attimi per incorniciare la delicatezza di un silenzio nel limbo dei pensieri. La vita è anche questo: poterne sentire l’appartenenza in spazi che superano il tempo, tra le armonie più nascoste del cuore.
Silenzi vissuti, respirati. Complici di pelle sfiorata, un laccio stretto al cuore, nel frammento di un respiro. Un volo eterno nell’anima.
Mi farò silenzio per non disturbare tuoi pensieri, chiedendomi il perché di ogni il mio respiro e di ogni mia emozione. Sarò schiava del tuo silenzio.