Maria Viola – Silenzio
Fingo di esser silenziosa, poi parlo tanto silenziosamente, è solo che gli occhi faticano a farsi capire.
Fingo di esser silenziosa, poi parlo tanto silenziosamente, è solo che gli occhi faticano a farsi capire.
Dedicato chi non si sente mai in colpa, a chi crede di saper ogni cosa, a chi in nome della sua verità fa del male agli altri, a chi nel suo essere perfetto vede l’imperfezione degli altri, a chi giudica secondo la sua misura di giudizio, a chi non parla ma sbatte la porta, a chi non vede oltre il suo io., a chi cerca quando gli fa comodo, a chi crede che tutto gli tocca di diritto.A te dico: essere buoni non significa essere stupidi, essere buoni significa amare e perdonarsi.
C’è una luce sottile che riflette da un cuore che ama: la speranza che ogni giorno qualcosa di buono succederà.
E poi arriva il silenzio, quello inevitabile, quello conclusivo, il cerotto sopra il taglio a cui è chiesto di assorbire il siero dell’addio. È silenzio vero, quello che non ha più nulla da dire perché tutto è già stato detto, giocato e tradito. È il silenzio del tempo, quello che si prende la vita quando si è vista sprecare le occasioni di felicità che ha offerto. È il silenzio della lealtà che rimane muta davanti alla sua stessa mutilazione e con lo sguardo al cielo, attende il nuovo giorno. È il silenzio duro, quello che durerà per sempre perché non ha nulla da perdonare a chi non comprende di avere sbagliato. È silenzio acido, quello che corroderà ciò che è rimasto. È il silenzio dell’addio.
L’amore illumina, infiamma e rende migliori.
Non conta la presenza ma l’essenza di un cuore.
È nel silenzio che si colgono i frutti magici dell’amore.