Michelangelo Da Pisa – Silenzio
Scrivere è un urlo silenzioso, un riservato egocentrismo, una timida vanità.
Scrivere è un urlo silenzioso, un riservato egocentrismo, una timida vanità.
Perché la gente ha pudore, quasi timore della cosa più naturale al mondo, essere se stessa? Come se io avessi vergogna di respirare, di camminare, di vedere. Si vive con tutti quegli abbracci mancati, quegli sguardi deviati, quelle parole abortite in gola, quei vaffanculo smorzati tra i denti. Se imparassimo a svestirci dell’opinione altrui indossando il cuore, vivremmo la nostra vera vita, non quella che per inerzia abbiamo creduto di vivere finora.
Crescono rigogliose le piante dell’inganno, d’ignoranza concimate, nel giardino del potente; la cultura è il pesticida più efficace contro il sopruso.
Quando sbaglio sono umano, ma quando persevero non sono diabolico; quell’errore è la donna che amo e continuerò a sbagliare finché la realtà non mi avrà sepolto vivo, fino all’ultimo centimetro di pelle esposto alla speranza.
Eppure basterebbe poco, educazione e sorrisi sinceri renderebbero la vita potabile.
Sono sinceramente preoccupato per le tante specie a rischio di estinzione: il rinoceronte nero, la tigre siberiana, il lupo arabo, le persone riconoscenti.
Il seme dell’autodistruzione è nelle vene di tutti, solo l’amore può impedire che germogli.