Michelangelo Da Pisa – Silenzio
Scrivere è un urlo silenzioso, un riservato egocentrismo, una timida vanità.
Scrivere è un urlo silenzioso, un riservato egocentrismo, una timida vanità.
Quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, chiudi gli occhi e ascolta il mio silenzio.
Mi rendo conto che oggi tutto va urlato per esistere, un pensiero, un’idea, un sentimento. Io no. Sono per i sussurri, per le frasi sottovoce, per il dialogo tra occhi nella penombra di un’auto, forse perché ho paura che il destino possa vedermi felice o forse perché quando sono con te non ascolto altro rumore che non sia il battito dei nostri cuori.
Vi ricordate quando gli eventi non si riprendevano, ma vi prendevano?
Quando la testa è piena di riflessioni profonde, si può accennare qualcosa, oppure si può rimanere zitti. Quasi sempre, io opto per il silenzio.
Chiesi a un anziano cosa fosse per lui la solitudine. “L’istinto di apparecchiare per due”, rispose, nascondendosi dietro un sorriso stanco.
Hai messo a soqquadro le mie convinzioni, creato caos nelle mie presunzioni, abbattendo una dietro l’altra le mie sicurezze, facendo obbedire ogni singolo atomo del mio corpo alle legge rivoluzionaria delle emozioni.