Rubina Gobbo – Social Network
Quando l’unico like che non hai è quello che vorresti, puoi solo spegnere il telefono e dormire.
Quando l’unico like che non hai è quello che vorresti, puoi solo spegnere il telefono e dormire.
Se la gente si facesse i cazzi propri non servirebbe nascondersi sotto falsi profili. Io non parlo, sto zitta, ma prima o poi tutto torna. Ricorda, il male è come un boomerang, prima o poi pagherai e sarò io questa volta a colpire, finora ho visto, ho letto, ho ascoltato chi tutto sapeva eppure non ho mai parlato. Ma anche le persone più buone smettono con il tempo d’essere dei coglioni. Ed un po’ per volta inizieranno ad affondare i loro colpi.
Prima di Facebook e di Ask, esisteva il coraggio di guardarsi negli occhi e parlarsi.
In una comunità, o in un gruppo qualsiasi, i numeri contano e possano fare la differenza, ma al suo interno contano ancor di più l’armonia e il rispetto reciproco tra quelli che li rappresentano e li aiutano a moltiplicarsi.
In facebook si hanno tanti amici, si pensa di conoscere tutti, ma in realtà non si conosce nessuno!
Su Facebook non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che ricambia un mi piace.
Mi fermo ad osservare la simbologia: tutta simile, se non uguale. Poi penso che siano i significati sottostanti a renderla diversa.