Mascia Mancuso – Social Network
Si è troppo connessi quando il numero degli amici virtuali diventa inversamente proporzionale a quello degli amici reali.
Si è troppo connessi quando il numero degli amici virtuali diventa inversamente proporzionale a quello degli amici reali.
Su Twitter “si fa il disappunto della situazione” da quando ragionamenti e argomentazioni sono diventati démodè e non rientrano in 140 caratteri.
L’egocentrismo e l’incoerenza sono sintomi che albergano nei cuori aridi di sentimento, poi con l’entrata di Facebook, i sintomi sono peggiorati. Fate attenzione a non prendere questo virus, non c’è antidoto.
Poi ci sono quelle persone che le leggi e resti estasiato da ciò che scrivono, allora cominci ad immaginarti chi ci possa essere dietro quel monitor, a chi appartiene quella meravigliosa mente, ma quando dopo un “ciao” cominci a dialogare, ti accorgi che di tutto ciò che scrive nulla gli appartiene. Parole, emozioni rubate per sentirsi importanti e capisci che le parole, se non hanno anche l’anima di chi l’ha scritte, non hanno volto.
Quarto postulato dell’essenza comunicativa postmoderna: se non lo pubblichi su Facebook non è mai accaduto.
Difficile capire il perché, persone iscritte ai Social Network si meravigliano quando ricevono una cosiddetta “fregatura”. Dovrebbero meravigliarsi invece, quando vengono riempiti di consensi, attenzioni, gentilezze, eccetera che non hanno mai ricevuto nella vita reale. Troppo facile sparare a zero dopo, se si chiama mondo virtuale ci sarà pure un motivo, quindi come ci si esalta nei momenti migliori e si accettano, così dovrebbe essere anche per il contrario.
Ringraziamo Facebook perché ci ha dato gli aforismi, cosicché le persone possono dire di avere un pensiero senza sforzarsi di pensarlo.