Luca Mancino – Social Network
I social network sono le peggiori droghe che abbia mai visto.
I social network sono le peggiori droghe che abbia mai visto.
La gente non legge e non scrive più: desidera solo che qualcun altro tiri fuori le frasi più interessanti dai libri e le appiccichi dentro un post. Tre righe al massimo, altrimenti si rischia l’emicrania. Fa figo condividere un motto arguto.
Non ve la prendete se su Facebook qualcuno parla male di voi, evidentemente siete più interessati voi che la loro vita. Non vi arrabbiate se trovate gente falsa su Facebook, ricordate che è solo una grande vetrina dove tutti espongono la loro merce, c’è chi ce l’ha ottima e chi marcia, è solo un negozio dove tutti entrano e nessuno compra. Una volta chiuso, la vita è quella che vivete tutti i giorni nella vostra realtà.
Premetto che ogni persona potrebbe essere unica. Mi chiedo il motivo per cui copiano da altri. Ogni persona potrebbe rendere il proprio blog, il proprio profilo, la propria pagina speciale, invece copiano quasi tutto, cambiando al massimo la foto. Il risultato di questo modo di essere fa sì che quando hai letto cinque pagine, puoi evitare di andare a leggere le altre, perché sono tutte uguali. Abbiate il coraggio di manifestare quello che siete a chi legge quello che scrivete: avrà una vera motivazione per tornare nella vostra pagina, perché gli date emozioni.
Accorgetevi che anche la grande rete possiede dei pro e dei contro, è infestata da gente parassita e sanguisuga che ruba la creatività e le idee altrui e spaccia per proprie. Purtroppo i social network hanno centinaia e centinaia di utenti fasulli che si spacciano per nobili e personaggi famosi, come re, regine, principi, principesse, giovanissimi modelli e quant’altro con l’obiettivo di divertirsi a spese di persone autentiche, sincere ed anche e soprattutto di buona fede.
Tutti buoni e tutti perfetti su Facebok, tutti che regalano tvb e cuoricini, ma come siete nella vita reale? Se il buono è così tanto, come mai fuori c’è solo il marcio?
Se stare collegato su Facebook fosse stato un lavoro, saremmo stati tutti milionari.