Gabriele Costanzo – Social Network
Se stare collegato su Facebook fosse stato un lavoro, saremmo stati tutti milionari.
Se stare collegato su Facebook fosse stato un lavoro, saremmo stati tutti milionari.
Amo PensieriParole, perché rispetta i diritti d’autore. Mi colpisce Facebook, perché si appropriano dei pensieri altrui come se ci considerassero tutti copywriter; non supporto gli #hashtag di Twitter, perché usano quello “style short form” che mi ricorda i bigliettini che si usavano a scuola per copiare.
Ormai non conta più guardarsi negli occhi per dirsi che ci si ama, che è finita. Adesso ci sono i social network. La gente dovrebbe imparare di nuovo a guardarsi negli occhi.
Credo fermamente che Facebook dovrebbe avere il bugiardino, in modo che chiunque decida di usarlo sappia a cosa va incontro: effetti indesiderati, nuoce gravemente alla salute mentale di chi ha non usa il cervello.
Su Facebook di persone false e insignificanti, che non hanno nulla da dare, ne ho viste tante, e il bello è che ce ne sono così tante che se potessi vendermele sarei così ricco da potermi permettere di non lavorare più.
Salire sul trono di Facebook è come trovare un posto sull’autobus quando devi scendere.
Facebook potrebbe essere un momento nella giornata in cui puoi passare il tempo, svagarti e divertirti,. Peccato che sia pieno di idioti che sfogano le loro frustrazioni e privazioni con gelosie, ripicche, cattiverie e rancori. Non hanno capito che non vivranno in eterno e tutto quello che perdono oggi non è detto che lo troveranno domani, quindi vi suggerisco: rilassatevi e godetevi queste ore in allegria, prendete il virtuale per quello che è, ovvero uno svago, e se poi non riuscite a rilassarvi, beh vi consiglio un paio d’ore di sesso sfrenato, almeno in quello la vostra rabbia si trasforma in energia positiva e sicuramente qualcuno ne sarà felice e voi avrete fatto la vostra buona azione.