Franco Pancaldi – Società
Abbiamo tutti qualcosa da imparare. Sperando che il maestro non pensi di saper già tutto.
Abbiamo tutti qualcosa da imparare. Sperando che il maestro non pensi di saper già tutto.
Bertinotti dice di amare tanto i poveri: li ama così tanto che li vuole raddoppiare.
Quando doni hai tutto il mondo vicino. Quando chiedi se va bene hai solo il tuo cane che con te divide un panino.
Che meraviglia sarebbe se la razza umana, al pari di alcune specie animali, praticasse il suicidio di massa in un modo finalmente serio e convincente, non come ha fatto sinora giocando alla guerra.
Nessuno può salvare il mondo, ma ognuno può scegliere di spegnere la “scatola vuota parlante”, uscire per le strade, osservare, ascoltare e parlare con la gente. Incontrarsi, unirsi, proporre idee, realizzare ideali per migliorarci e vivere alla pari. Il cambiamento non è un’utopia, e si può raggiungere se si cammina uniti, insieme, e non divisi tra bandiere di partiti i cui adepti fanno soltanto i propri interessi. Se poi le persone dei “neonati movimenti apartitici” si stringono le mani, (il tempo al presente è voluto) il cambiamento nasce, cresce, matura e migliora la vita di tutti; pensiamo ai bambini e alle bambine che sono gli uomini e le donne di un domani molto vicino, perché siamo noi, in parte, responsabili del loro futuro.
Per essere un rivoluzionario devi prima essere un essere umano. Devi avere a cuore la gente debole.
Il sapone e l’istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali.