Maicol Cortesi – Società
Condividiamo l’Italia.
Condividiamo l’Italia.
Solo nella realtà confezionata si perdono le speranze.
Possiamo avere un’ottima vista ma essere ciechi.
La sposa in bianco, il maschio forte, i ministri puliti e i buffoni di corte… ladri di polli!
In termini filosofici, ogni oggetto ha un’essenza e un’esistenza. Un’essenza, cioè un assieme costante di proprietà; un’esistenza, cioè una certa presenza effettiva nel mondo. Molti credono che prima venga l’essenza e poi l’esistenza… Tale idea trova la sua origine nel pensiero religioso… E per tutti coloro i quali credono che Dio crei gli uomini, bisogna pure ch’egli l’abbia fatto riferendosi all’idea che aveva di loro. Ma anche quelli che non hanno la fede hanno conservato l’opinione tradizionale secondo cui l’oggetto non esisteva mai se non in conformità con la sua essenza; e l’intero XVIII secolo ha pensato che vi era un’essenza comune per tutti gli uomini, chiamata natura umana. L’esistenzialismo reputa, al contrario, che nell’uomo, e solo nell’uomo, l’esistenza precede l’essenza. Ciò significa semplicemente che l’uomo anzitutto è e che poi è questo o quello. L’uomo deve crearsi la propria essenza.
La classifica dell’Organizzazione mondiale sanitaria vede l’Italia al secondo posto, dopo la Francia e gli italiani di questo si sorprenderanno per l’immagine che hanno dell’America, noi abbiamo grandi medici, grandi strutture, creiamo dei farmaci fantastici, ed è tutto vero, ma 50 milioni di persone non possono andare dal medico se ne hanno bisogno perché non hanno i soldi. E questo è un crimine.
Disfatta l’Italia, bisogna disfare gli Italiani.