Daniele De Patre – Società
Se i farisei al tempo di Gesù dovessero incontrare quelli dei tempi attuali, griderebbero allo scandalo.
Se i farisei al tempo di Gesù dovessero incontrare quelli dei tempi attuali, griderebbero allo scandalo.
Sono al fianco di chi soffre umiliazioni e oppressioni per il colore della sua pelle. Hitler e Mussolini avevano la pelle bianchissima, ma la coscienza nera. Martin Luther King aveva la pelle color dell’ebano, ma il suo animo brillava della limpida luce, come i diamanti che negri oppressi estraggono dalle miniere del Sudafrica, per la vanità e la ricchezza di una minoranza dalla pelle bianca.
C’è chi insiste col suo fare ed evidenzia le proprie lacune, e c’è chi naturalmente fa grandi cose.
La competizione può generare piccole ma violente atrocità, il confronto genera grandi ma raffinate perplessità.
Non possiamo più pretendere di progredire e nello stesso tempo inquinare! La ricerca saggia dovrebbe basarsi su tecnologie che rispettino l’ambiente, nel suo insieme. Dio nella Sua imparzialità ci ha fornito di aria che è respirata sia da ricchi che da poveri! Che stoltezza sarebbe quella di un mondo di poveri in una natura meravigliosa? Inversamente a cosa servirebbe un ecosistema degradato per un mondo solo di ricchi? Avvelenare la terra significa pregiudicare il futuro dei figli, sia dei poveri che dei ricchi!
Potremo pensare di fare 10 chilometri, potremo dire che faremo 100 chilometri, potremo fare 1.000 chilometri, ma se non ci mettiamo il cuore non riusciremo a muovere un solo “passo”.
Chi reclama libertà non deve dimenticare che essa comporta maturità intellettuale e spirituale.