Sonia Sacco – Società
Sognavi di spezzare il mondo e piegarlo al tuo volere. Poi impari che è il mondo a spezzare te… e lo fa quando meno te lo aspetti.
Sognavi di spezzare il mondo e piegarlo al tuo volere. Poi impari che è il mondo a spezzare te… e lo fa quando meno te lo aspetti.
Il mondo chiede aiuto ogni qualvolta qualcuno soffre, piange di fronte all’indifferenza dei popoli e muore lentamente dentro quando un suo figlio perde la vita.
Qualcuno ha detto “punirne uno per educarne cento”, in Italia forse sarebbe necessario punirne cento (mila) per rieducare i singoli.
Tutti siamo potenziali criminali. Il crimine non ha sesso né posizione geografica né religione.
Mi manca il mio ’68, il tempo ci ha cambiati ma non vinti. La mia generazione protestava affrontando il manganello spogliandosi nuda e mostrando le palle. Non avevamo bisogno di passamontagna e catene. Vestiti di fiori abbiamo cambiato il mondo. Purtroppo tutto cambia, noi siamo il passato ed i giovani d’oggi non getterebbero mai in terra i loro capi griffati.
Ho guardato la terra dalla luna è ho pensato che schifo di gente ci vive, gente senza cuore, gente che si ammazza a vicenda per niente e non conosce pietà, gente che non ama ma tremendamente odia, gente che farebbe l’impossibile per il denaro, gente invidiosa di chi non ha nulla, gente ipocrita che davanti ti mostra i denti e alle spalle ti vorrebbe morta, viviamo in un mondo triste in tutti i sensi, dove l’unica arma di comunicazione è la spada, la gente dovrebbe iniziare a riflettere ma sopratutto a prendere iniziativa per il cambiamento per il bene dell’umanità, prima che sia troppo tardi.
Renditi necessario a qualcuno.