Marco Barone – Società
Il respiro si confonderà con l’affanno dell’infinito perché.
Il respiro si confonderà con l’affanno dell’infinito perché.
Dicono di costruirti il mondo attorno ma finisci con l’indossare la loro personalità.
Vivo qui, in un mondo dove non vai avanti se non sei raccomandato, non fai nulla se non hai conoscenze mafiose. Vivo qui, in un’Italia senza futuro, in un’Italia dove il popolo è unito solo quando muore qualcuno o solo quando vince l’Italia. Qui, dove la gente vive solo per dare importanza a cose che non servono a nulla, anzi servono solo a fare un favore hai nostri politici, quello di distrarci in modo in cui non vediamo la realtà in modo in cui non pensiamo alla disoccupazione, il disagio che si crea con questa crisi. Aumentano le tasse, e noi siamo pronti a lamentarci per un singolo istante, senza reagire, senza ribellarsi, senza scendere nelle piazze e dire “No. Noi non siamo d’accordo!”. Siamo tutti bravi a dire forza italia! Sono orgogliosa/o di essere italiano/a, Ma che italiano sei? Che lasci il futuro dell’italia nelle mani di questi politici disonesti e “magna magna”? Ci hanno tolto il diritto di lavorare, e noi togliamoci il diritto di governare, perché loro non sono in grado. Loro vogliono distruggere quest’italia, fino a quando un giorno e penso anche da adesso viene chiamata “povera italia!” Svegliaa italia! Siamo persone, un popolo, non un gregge di pecore!
Il riduzionismo solitarista dell’identità umana ha conseguenze di ampia portata. Un’illusione evocata per dividere gli individui in categorie straordinariamente rigide può essere usata per istigare scontri fra gruppi.
Vi sono degli stati sociali in cui governano i più intelligenti: è il caso dei babbuini.
Quando la giustizia manca c’è chi perde i soldi sudati e chi invece si gode i soldi rubati.
Quello che mi sorprende degli uomini è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute, pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere nel presente. In tale maniera non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.