Alexandre Cuissardes – Società
Ne sentiamo troppi di “uomini di stato” che a parole stanno dalla parte dei cittadini ma nei fatti in quella di chi li paga.
Ne sentiamo troppi di “uomini di stato” che a parole stanno dalla parte dei cittadini ma nei fatti in quella di chi li paga.
La società, la società civilizzata almeno, non è mai pronta a credere a qualcosa che vada a detrimento di chi è ricco e affascinante. Avverte istintivamente che i costumi sono più importanti della morale e nel suo giudizio la più cristallina rispettabilità conta meno del possesso di un cuoco di grido. Dopo tutto è una magra consolazione sapere che chi ci ha fatto servire un pasto cattivo o dei vini scadenti è di una moralità impeccabile. Nemmeno le virtù cardinali riescono a far dimenticare uno stufato freddo.
La funzione del “capro espiatorio” in un mondo di inetti saricabarile.
Il paese esporta bravi ragazzi, la politica esporta brutte figure.
Ci sono donne che giudicano ogni critica pesante a loro rivolta come una offesa, un insulto sessista. Non capiscono o non vogliono capire che riceverebbero gli stessi insulti anche se fossero uomini, vengono insultate in quanto esponenti politiche, non in quanto donne.
Il ribollir di rabbia non fa cuocere il pranzo per domani.
Non dovete continuare a dirci che non tutti i politici sono uguali ma dimostrare al paese con i fatti che non lo siete.