Alexandre Cuissardes – Società
Soltanto chi giudica sapendo di non poter essere giudicato può permettersi di giudicare male.
Soltanto chi giudica sapendo di non poter essere giudicato può permettersi di giudicare male.
Presi la bottiglia e andai in camera mia. Mi spogliai, tenni le mutande e andai a letto. Era un gran casino. La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana, India, pittura, scrittura, scultura, composizione, direzione d’orchestra, campeggio, yoga, copula, gioco d’azzardo, alcool, ozio, gelato di yogurt, Beethoven, Bach, Budda, Cristo, meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire. Era bello avere una scelta. Io l’avevo fatta da un pezzo, la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia. I russi sapevano il fatto loro.
La priorità non è pensare a sdemanializzare le spiagge ma sdemaializzare la politica.
Se rispettiamo animali di razze diverse, allo stesso modo dobbiamo rispettare uomini di razze diverse.
Il contrario di stare bene è stare come me.
Continuando così in Italia ci avviciniamo ad una soluzione forse inutile ma sicuramente tragica.
I politici senza cervello sono meno pericolosi di quelli col cervello, ma è vero anche il contrario. Forse il vero problema non è se abbiano o meno il cervello ma che siano politici.