Freddy Volo – Società
L’uomo nella sua “civiltà” è l’unica razza che uccide per il gusto di farlo.
L’uomo nella sua “civiltà” è l’unica razza che uccide per il gusto di farlo.
Facile è associare i confini stabiliti dalla società alle limitazioni che noi stessi imponiamo alla nostra mente.
Ingiustizia sociale è anche questa: se dici con onestà “mi sento male”, o becchi una bella indifferenza o ti rispondono: “no, non è vero.” E, se ti metti a tacere abbastanza volte, puoi o stancarti di difendere i tuoi diritti e cedere o interiorizzare che sei veramente inferiore ad altro.
Bisogna essere schiavi delle leggi per vivere liberi.
La classe politica italiana può stare tranquilla: finché non verrà tolto il calcio alla domenica, non ci sarà alcuna rivoluzione.
Dove son troppi a comandare, nasce la confusione.
“L’Italia (oggi) è una Repubblica fondata sulla democrazia e sulla libertà di pensiero”, ergo;”l’Italia (oggi) è una Repubblica fondata sulla burocrazia imperante”, le corporazioni, i massoni, le lobby, le caste: politiche, mediche, mafiose, amministrative, legislative, cattoliche, baronali nella completa sudditanza di un potere che non appartiene a nessuno schieramento politico ma solo al perseguimento del profitto personale. Forgiamoci sulla pelle l’ideologia pilota del grande maestro di pensiero e di rappresentazione artistica del capolavoro dei lavoratori in marcia del Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, un’opera che fa parte della memoria collettiva italiana e che con la sua celebrità è diventata il manifesto della speranza di un mondo nuovo con cui si chiudeva il XIX secolo.