Alexandre Cuissardes – Società
Se i miei debiti sono i debiti di chi ha debiti con me, perché devo essere io a pagare?
Se i miei debiti sono i debiti di chi ha debiti con me, perché devo essere io a pagare?
La storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di classi.
Dalla lontana Nairobi, apprendo con profondo orrore che anche l’Italia ufficialmente entra in guerra. Con un voto scellerato del Parlamento, il tanto decantato tricolore si renderà complice e autore di morti di migliaia di civili, di assurde stragi, di bombardamenti su città, villaggi, su popolazioni inermi, ridotte alla fame da condizioni di vita disperate.Un voto di una gravità inaudita quello del nostro Parlamento, che colloca l’Italia in una pagina nera della storia del mondo, una pagina listata a lutto e datata mercoledì 7 novembre 2001.
Se per i politici non è sacra la vita dei cittadini perché per i cittadini dovrebbe essere sacra la vita dei politici?
È più difficile dire qualcosa di sbagliato convinti che sia la cosa giusta o dire qualcosa di giusto pensando di sbagliare?
Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste.
Ed oggi che sono i cittadini italiani ad essere esiliati nella disoccupazione, nell’inoccuppazione, nel sistema contributivo, nelle angherie del fisco, nel limbo delle inequità di chi non ha un parente potente, un amico importante, nella nuova schiavitù che non usa catene d’acciaio ma banconote di carta; ebbene oggi che senso ha la festa della repubblica italiana, luogo d’esilio di milioni di italiani sconfitti proprio dai loro rappresentanti e in tempo di pace?Che senso ha?