Edoardo Arcangelo Turiya – Società
Sento ed osservo ragionamenti di persone ventenni che dimostrano dodici anni. Invece sento gente di sessant’anni dimostrarne addirittura… diciannove.
Sento ed osservo ragionamenti di persone ventenni che dimostrano dodici anni. Invece sento gente di sessant’anni dimostrarne addirittura… diciannove.
L’affermazione più semplice che si può fare a proposito di una nazione è che si tratta di un corpo di persone che sentono di essere una nazione; può darsi che, conclusa ogni possibile minuziosa analisi, questa rimanga in definitiva la sola affermazione possibile.
Non c’è padrone che ci possa comandare!
La domenica mi piace perché, quando sei libero di fare tante cose, anche non fare nulla ti fa stare molto bene.
Non è un paese per giovani.
Diveniamo schiavi di ciò che si aspettano da noi. Prigionieri nell’identità. E non possiamo fermarci a riposare, verremmo accusati di normalità. E le bianche notti sono come stelle, in un cielo nero che è la vita.
Il mondo non ha futuro. Oggi tristemente mi accorgo di questa cruda realtà. Gente fuori controllo all’apice della pazzia. Gente che gioca con la vita di altre persone solo per gioco. Con quale diritto? Con quale cuore? Siamo oramai alla deriva, e l’unica meta che intravedo tra questa nebbia fitta d’ipocrisia, di cattiveria e d’incoscienza, è solo una meta ricucita dal dolore e dalla peste nera degli animi umani. Viviamo in un mondo dove non viene apprezzato più niente; dove purtroppo si sono diffuse tante brutte malattie, tra queste imperano gravosamente l’egoismo, il menefreghismo, la falsità.