Carmelo Bene – Società
Ma perché bisogna istruirsi, su che cosa?E poi chi deve istruirmi lo stato? E chi è lo stato?
Ma perché bisogna istruirsi, su che cosa?E poi chi deve istruirmi lo stato? E chi è lo stato?
Il mondo non potrà mai finire finché ci saranno bellezze che non potranno mai cessare d’esistere.
Trovandosi tutti più o meno sul medesimo piano per quanto riguarda le condizioni economiche, e similmente dal punto di vista dell’intelligenza e del sapere, l’unica autorità che ispira una involontaria deferenza è quella del numero. “La fede nell’opinione pubblica”, dice Tocqueville, “diventa in quelle contrade una specie di religione, e la maggioranza è il suo profeta”.
Il mondo non si è mai presentato diviso come ora: guerre di religione, genocidi, crisi economiche, recessione, povertà, mancanza di rispetto per il pianeta. E tutti vogliono vedere immediatamente risolti perlomeno alcuni dei problemi che affliggono l’umanità o la propria vita personale. Ma l’orizzonte appare sempre più buio a mano a mano che avanziamo verso il futuro.
Ogni giorno ciascuno di noi è afflitto dal pensiero di qualche faccenduola da sbrigare. Quando si è provveduto a sbrigarla, ci si meraviglia di esserci trascinato dietro quel fastidio quando era possibile liberarsene son tanta poca fatica. Morale: nel dubbio, fallo.
Quando leggo che le multe sostituiscono il penale, “leggo” che se hai i soldi continui a fare quello che vuoi. Fossero almeno multe date in base al reddito.
Contano più gli esempi che le parole.