Hermann Hesse – Società
Ogni essere umano è qualcosa di personale e irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di totalitarismo.
Ogni essere umano è qualcosa di personale e irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di totalitarismo.
Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire.
Questa è la società di oggi: gente che ti giudica, gente che ti incontra per strada e ti guarda con aria di superiorità, come se avessero milioni e milioni di soldi, ti guardano come se avessi stracci addosso; beh, l’importante è essere vestiti, che poi una maglia o un pantalone sia di Gucci, sia di Dolce e Gabbana, o sia un normalissimo capo d abbigliamento questo non importa, l’importante è quello che si ha dentro, quello che si trasmette agli altri, quello che pensano le persone che contano veramente per noi.
La giustizia è ciò che è stabilito: e così tutte le nostre leggi da tempo stabilite saranno necessariamente tenute per giuste senza essere esaminate, dato che esse sono stabilite.
Recenti fatti di cronaca rosa hanno fatto sorridere; ma anche scandalizzato la moralità di una società schiava di atavici pregiudizi. Urgerebbe analizzare alcuni comportamenti per vedere se taluni usi, costumi, consuetudini e prescrizioni non siano anacronistici.
Quando nasci, più che un maschio o una femmina, per il sistema nasce uno studente ignorante, un consumatore, un contribuente, un vecchio da mantenere e da seppellire.
Con la società che ci ritroviamo spesso facciamo determinate cose per dovere, mai per piacere, ed è la forma più ipocrita che possa esserci.