Arthur Miller – Società
Un buon giornale, suppongo, è una nazione che parla a se stessa.
Un buon giornale, suppongo, è una nazione che parla a se stessa.
La mafia cerca di rendere ridicole le tue virtù.
La libertà non è un diritto: è un dovere. Non è una elargizione: è una conquista. Non è una uguaglianza: è un privilegio.
Una giornalista forse impresentabile dà dell’impresentabile ad un politico forse impresentabile, e litigano pure, la cosa certa è che entrambi sono degni rappresentanti di due categorie impresentabili che rappresentano un paese ormai impresentabile.
La borghesia non è in grado di rimanere ancora più a lungo la classe dominante della società e di imporre alla società le condizioni di vita della propria classe come legge regolatrice. Non è capace di dominare, perché non è capace di garantire l’esistenza al proprio schiavo neppure entro la schiavitù, perché è costretta a lasciarlo sprofondare in una situazione nella quale, invece di esser da lui nutrita, essa è costretta a nutrirlo. La società non può vivere più sotto la classe borghese, vale a dire la esistenza della classe borghese non è più compatibile con la società.
Il voto è un diritto, ma il dovere di chi viene eletto è di garantire il bene del popolo e non di fare la volontà di mammona. A me personalmente, di tutti questi soggetti messi in lista, non mi rappresenta nessuno e io mi appello al mio diritto di vivere che fino ad oggi me l’ha assicurato mio padre.
Benché il mondo dei fenomeni quantici sia perfino più bizzarro di quanto chiunque avesse immaginato, non è mai così strano ed assurdo come il mondo socio-politico-economico.