Carl William Brown – Società
L’economia sarebbe una scienza esatta se non intervenisse il cosiddetto fattore umano a rovinare tutto.
L’economia sarebbe una scienza esatta se non intervenisse il cosiddetto fattore umano a rovinare tutto.
Sono proprio coloro che più temono la morte a cercare di rendere l’esistenza del prossimo sempre più invivibile.
Finti perbenisti, che parlano di “Diritti”, di “Giustizia” e di “Verità”. Che navigano in mari agitati di ipocrisia, travolti da onde di falsità per poi arenarsi alla deriva della vergogna. Di quella vergogna che può provare solo colui che vive di belle parole, senza mai conoscerne il vero valore e il vero significato. Quella vergogna che dovrebbe invadere l’anima di coloro che vivono calpestando il prossimo mentre camminano sul “Concime” da loro stessi seminato. Ma la vergogna è qualcosa che prova solo chi ha una coscienza e purtroppo certe “Persone” una coscienza non la posseggono.
Alcuni critici sostengono che le teorie morali sono troppo vaghe ed astratte e perciò preferiscono applicare il pragmatismo dell’imbecillità e dell’egoismo, che è senz’altro molto più concreto.
La maggior parte degli scrittori lavora solo per guadagnare due lire, ecco perché la qualità delle loro opere è così scadente.
La morte di cui si dovrebbe aver paura non è quella del corpo, ma quella della memoria.
In questo mondo di finti e di falsi, dominato dalla crudeltà, accompagnata dall’ignoranza, siamo costretti a sopportare le false righe dettate da chi esprime solo menzogne e promesse come marinari. Ma noi, siamo noi per nostra fortuna, restiamo coerenti con i nostri sani principi.