Arnold Joseph Toynbee – Società
La civiltà è un movimento, non una condizione; un viaggio, e non un porto.
La civiltà è un movimento, non una condizione; un viaggio, e non un porto.
La gente finge di sapere qualsiasi cosa su Dio, sulla vita futura, sull’universo, sulle origini dell’uomo, sull’evoluzione; ma, in realtà, non sa nulla, neppure su se stessa.È ogni volta che uno parla di qualcosa che non sa come se la sapesse… mente.
L’ordine regna, ma non governa.
È dai falliti e dagli sconfitti di una civiltà che se ne possono meglio giudicare le debolezze.
Ci illudiamo di poter combattere l’ignoranza e, a guerra persa, impariamo a conviverci.
Imbroglioni, impostori, truffatori, lestofanti, delinquenti, assassini, omicida, pedofili, stupratori, aguzzini, criminali, malviventi, mascalzoni di ogni genere, insomma tutta la feccia del genere umano supportata da leggi inadeguate trova vita facile nel nostro Paese. Per proteggere il popolo onesto, laborioso e rispettoso delle leggi e del suo prossimo sarebbe opportuno, necessario, indispensabile comminare ai trasgressori delle pene adeguate al reato commesso; senza sconti e privilegi. Desiderio, speranza, illusione, utopia?
“Sei un repubblicano?””Repubblicano […] sì. Ma non significa nulla. Res publica, la cosa pubblica. Chiunque si interessi alla cosa pubblica può definirsi repubblicano. Anche i re sono repubblicani.””Bene! Quindi sei un democratico?””No.””Cosa? Forse un monarchico?””No.””Costituzionalista?””Dio non voglia!””Vorresti una forma di governo mista?””Meno che mai…””e allora cosa sei?””Un anarchico…””Ah, […] capisco. Sei ironico.””Assolutamente no. Ti sto dando la mia seria e ponderata professione di fede. Sebbene un fervente sostenitore dell’ordine, io sono – nel più forte significato del termine – un anarchico.”