Adlai Ewing Stevenson – Società
I giornalisti non vivono di parole, sebbene talvolta siano costretti a rimangiarsele.
I giornalisti non vivono di parole, sebbene talvolta siano costretti a rimangiarsele.
Un popolo disperato non accetta il confronto, non scende in piazza a cantare, non discute per migliorare, un popolo disperato ha bisogno di rivoluzione.
Sono tanti gli individui che prendono sul serio i buffoni, alcuni fino alla vera e propria idolatria.
Il male peggiore della nostra società è che i cittadini sono talmente abituati alle assurdità dell’apparato burocratico e industriale che ormai non se ne avvedono quasi più, ah, masochismo moderno.
Ho guardato la terra dalla luna è ho pensato che schifo di gente ci vive, gente senza cuore, gente che si ammazza a vicenda per niente e non conosce pietà, gente che non ama ma tremendamente odia, gente che farebbe l’impossibile per il denaro, gente invidiosa di chi non ha nulla, gente ipocrita che davanti ti mostra i denti e alle spalle ti vorrebbe morta, viviamo in un mondo triste in tutti i sensi, dove l’unica arma di comunicazione è la spada, la gente dovrebbe iniziare a riflettere ma sopratutto a prendere iniziativa per il cambiamento per il bene dell’umanità, prima che sia troppo tardi.
Non ti dimenticar mai da dove vieni, la tua storia, le tue radici. Solo così rispetterai, popoli, culture, radici differenti o uguali a te.
Penso che dobbiamo insegnare ai bambini l’importanza degli altri, e che il loro mondo non può crescere e progredire senza accettarne altri. Più sono numerosi i mondi che accettano – tutti mondi unici – più possono diventare… qualcosa di più.