Fedro – Società
Quando i potenti litigano, ai poveri toccano i guai.
Quando i potenti litigano, ai poveri toccano i guai.
Il popolo non sa quello che vuole, ma può diventare pericoloso. Tuttavia per governare è necessario il suo consenso.
Essere e agire, l’antitesi di apparire e rimanere a guardare.
Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere.
Uno sguardo che bisogna chiamare lo sguardo del banchiere, e che ha qualcosa di quello degli avvoltoi e degli avvocati: è avido e indifferente, chiaro e scuro, brillante e cupo.
Vendono fumo i signori della morte, fumo profumato, inebriante, padroni del mondo, ci piegano sfruttando i nostri stessi sentimenti.
Tutti siamo consapevoli della difficile e minacciosa situazione in cui si trova la società umana, stretta in una sola comunità da un destino comune; tuttavia solo pochi agiscono tenendo presente ciò. La maggior parte della gente continua a vivere la propria vita giorno per giorno: per metà spaventati, per metà indifferenti, se ne stanno a guardare la spettrale tragicommedia che viene rappresentata sulla scena internazionale di fronte agli occhi e alle orecchie del mondo. Ma su questa scena, sulla quale gli attori sostengono, sotto la luce dei riflettori, le parti stabilite, viene deciso il nostro destino di domani, la vita o la morte delle nazioni.