Giovanni Govoni – Sogno
Il più bel risveglio, è quando aprendo gli occhi, il sogno che stavi sognando, è li che ti sorride.
Il più bel risveglio, è quando aprendo gli occhi, il sogno che stavi sognando, è li che ti sorride.
I sogni sono come le zanzare. Ci girano intorno e noi li schiacciamo con le nostre stesse mani.
I sogni dicono chi siamo, ancor più delle nostre azioni, perché solo nei sogni siamo veramente liberi.
Non si possono fermare i sogni, neanche quando chiudi gli occhi.
Se mi trovi sveglio di notte è perché sto scrivendo sogni per te, per servirteli al mattino con il caffè.
Il treno era ancora lontano quando l’alba aprì la porta ai sogni.
È tarda notte, ormai mattina, non dormo, eppure sogno. Sogno di saper fare le cose che non so fare, sogno emozioni particolari, perché senza passione non vivrei un solo giorno. Un giorno “non reale” si rivelerebbe. Sogno poesie, canzoni e parole, a volte sogno anche la musica insieme ad esse, ed è così “tangibile” da sembrare tutto vero. Mi domando da dove provengano, non dormo, eppure sogno o forse, semplicemente, sono solo il personaggio secondario del sogno di qualcuno. Lì, di passaggio, e non sono io ad addormentarmi, ma lui a svegliarsi.