Pasquale Maisto – Sogno
Sono un sognatore, sono un alcolizzato di vita che finisce sempre per cadere e farsi male aspettando che la speranza venga riciclata in un qualcosa di sano.
Sono un sognatore, sono un alcolizzato di vita che finisce sempre per cadere e farsi male aspettando che la speranza venga riciclata in un qualcosa di sano.
Come nel letto si denuda il corpo, così nel sogno si denuda l’anima.
Vorrei che il silenzio, quello amico, fosse l’unico rumore della mia anima.
Ho ascoltato i silenzi della vita. Ho ascoltato il silenzio del mare. Ho ascoltato il frastuono di un battito di ali. Ho ascoltato ancora una volta la bellezza del silenzio della notte. E come una candida colomba volo nei sogni più profondi, più belli, di questa notte.
Il sogno più bello è quello che non si ricorda la mattina ma che si vive ogni giorno.
Entrare in una nuova dimensione del tempo, costruendo una condizione di estraneità a ciò che è stato o vorremmo accadesse, è riuscire a vivere nell’adesso. È capire che lo spazio del nostro essere è più ampio di quel disagio emotivo che spesso ci imprigiona.
Attimi che sembrano piccoli, ma sono eterni. Attimi, sogni che da bambino mi porto in me. Attimi. Sotto un cielo di stelle ritrovo nei miei sogni. Attimi.