Antonella Coletta – Sogno
Non ci si rassegna mai ai “sogni”.
Non ci si rassegna mai ai “sogni”.
Un mare, un cielo, un desiderio che si perde all’orizzonte, tramontando insieme al sole per divenire il sogno di questa notte.
Mi ritrovai a pensare che, sebbene il tempo si ostinasse a scorrere impertinente pretendendo di avere ragione, nessun passaggio di luna sarebbe stato sufficiente ad allontanarmi dai miei sogni. Essi rappresentavano il mio destino. Essi erano la mia ancora di salvezza. Piegai il foglio e scesi di corsa quelle scale. Era giunto il tempo di correre. Correre incontro al vento che tanto a lungo avevo evitato. Correre lungo strade affollate di passioni e desideri. Correre attraverso ricordi da non cancellare, colori da non dimenticare, lacrime per rinfrescare il volto. Adesso ogni cosa aveva il colore del respiro che, impetuoso, arrivava a ricordarmi che il cuore palpita solo quando l’anima trova il coraggio di sognare ancora.
Quando non hai sogni li rubi agli altri, perché non li abbiano neanche loro. L’invidia ti brucia il cuore e quel fuoco divora tutto.
Nulla è perduto in questo mare immenso, piccolo sogno sommerso dalle onde, venuto fuori solo per la bassa marea ritrovato da un cuore solitario condividendo lo stesso sogno perso.
E ci sarà un giorno in cui tutto intorno si colorerà. Anche per te. E arriveranno profumi nuovi, e vedrai le cose chiaramente come sono. E ti sentirai leggera vestita dei tuoi panni o con indosso soltanto la tua anima. E sarà primavera dentro. Sarà gioia e amore vero. Sarà ricordo su cui sosterai per un po’ ma col sorriso. E sarà successo. Uno piccolo, tutto tuo e privato. Perché a piccoli passi le cose arrivano e, dopo, tutto diviene meraviglioso.
Il sogno é l’infinita ombra del vero.