Monica Cannatella – Sogno
Non fare mai di me il tuo sogno, se solo mi accorgessi che per te è solo un gioco mi trasformerei nel tuo incubo peggiore.
Non fare mai di me il tuo sogno, se solo mi accorgessi che per te è solo un gioco mi trasformerei nel tuo incubo peggiore.
I grandi poeti sono rari come i grandi amanti, non bastano le velleità, le furie e i sogni; ci vuole di meglio: i coglioni duri.
I sogni rendono la vita come un arcobaleno, senza di essi si rimane in bianco e nero.
Nella realtà come ci dipinge lo specchio, nei sogni come ci dipinge la mente.
E sorrido. Sorrido per ogni “grazie” non ricevuto, per ogni mano che non mi viene tesa, per ogni abbraccio che mi viene negato. Sorrido ad ogni colpo che mi viene inflitto, a chi mi volta le spalle, ai falsi amici. Io sorrido sempre… magari uno di questi giorni trovo anche chi è capace di regalarlo a me un sorriso.
Ricaccio indietro le lacrime, non posso e non voglio essere fragile. Io devo darti quella sicurezza che ti manca, la certezza che non hai, il sostegno di cui hai bisogno. Io devo essere presenza e costanza, un punto fermo nel tuo universo in movimento, il tuo punto d’appoggio quando pensi che stai andando giù. Mi sento come un cerbiatto impaurito, ma devo farmi roccia… per te.
È stupendo sognare anche senza un luogo per atterrare, senza paura di farti male.