Michele Gentile – Sogno
Coltivo un sogno abitato da solitudini.
Coltivo un sogno abitato da solitudini.
In questa notte dove la luna padroneggia, il suo bacio vi accarezzi i sogni.
Non amo abitare i luoghi comuni. Tasse troppo alte rispetto ai servizi che offrono!
Ho bisogno di un sogno, che possa squillare di gioia.
Puoi anche andare a piedi, o con una barca a vela, o restare giù da basso… le ali della fantasia ti potranno far volare più lontano, dove vuoi, restando fermo.
È quando la sera scende che i sogni toccano la mente per svegliarla dal torpore della realtà.
Forse è sbagliato, forse invece no, forse lo “sbagliato” è solo un’etichetta moralistica che mette la società quando trova illecito un sogno, un modo di essere e di vivere. Un sogno per quanto sia sbagliato, per quanto possa essere contorto ha il diritto di sognare. Perché il vero “reato” lo si commette “non sognando”.