Mario Pugliese – Sogno
Ho recuperato la chiave dei sogni, smarriti un lontano giorno nell’abisso. Affinché la mia anima stanca ritrovasse la forza e il vigore per proseguire il suo cammino.
Ho recuperato la chiave dei sogni, smarriti un lontano giorno nell’abisso. Affinché la mia anima stanca ritrovasse la forza e il vigore per proseguire il suo cammino.
Il sogno, un desiderio di vita nascosto in mille emozioni, quanto più vivido quanto più bello.
Non ci resta che sognare, per poter affogare la noiosa realtà.
Non so dove mi porteranno i miei sogni, ma finché parleranno d’amore, mi porteranno da te.
Chi sogna di giorno produce molto di più di chi sogna solo di notte!
… Ma è possibile che ogni volta che parlo di un sogno o di un’ambizione ci deve essere sempre qualcuno che ti guarda e sembra che dica: “diventa grande”. E per gli altri diventare grandi vuol dire non credere più di essere una ballerina, un poeta, un musicista, un sognatore, un fiore. Non li sopporto.Una mattina sono uscito di casa, il cielo era azzurro e limpido, ho continuato a guardarlo mentre camminavo, stavo bene, respiravo a pieni polmoni, al terzo passo ho pestato una merda. Cosa devo fare? Rinunciare al cielo per paura delle merde? No, io no Porcaputtana!
Ingorda di sogni, fisso le nuvole e rinchiudo nell’anima la luce che vorrei essere.