Giovanni Nebuloni – Sogno
I sogni non sanno di vivere.
I sogni non sanno di vivere.
A volte accarezzare i sogni fissando su di loro tutto il nostro mondo, ricevendo la carica per lottare e vivere questa meravigliosa vita, sempre in attesa di quel meraviglioso giorno, che il sogno diventi realtà.
Sotto l’ombrello dei tuoi sogni ti senti al riparo e invisibile alla realtà che ti circonda.
Questa notte, sul pentagramma della luna, le stelle scriveranno le loro note, dolce melodia per allietare i nostri sogni.
È tarda notte, ormai mattina, non dormo, eppure sogno. Sogno di saper fare le cose che non so fare, sogno emozioni particolari, perché senza passione non vivrei un solo giorno. Un giorno “non reale” si rivelerebbe. Sogno poesie, canzoni e parole, a volte sogno anche la musica insieme ad esse, ed è così “tangibile” da sembrare tutto vero. Mi domando da dove provengano, non dormo, eppure sogno o forse, semplicemente, sono solo il personaggio secondario del sogno di qualcuno. Lì, di passaggio, e non sono io ad addormentarmi, ma lui a svegliarsi.
Correre alla mattina è trovarsi nel punto più lontano da casa e all’improvviso sentire il suono della sveglia che ti chiede di svegliarti ed è proprio in quell’istante magico che ti accorgi che stai sognando ad occhi aperti.
L’uomo è in grado di volare più in alto degli uccelli perché possiede le ali del sogno.