Nesli (Francesco Tarducci) – Sogno
Anche se spaventatidai giorni che son più bruttipreghiamo per i nostri sognitutte le notti;tutte le notti nei nostri sogni c’è un po’ di realtàabbiamo negli occhi la luce della libertà.
Anche se spaventatidai giorni che son più bruttipreghiamo per i nostri sognitutte le notti;tutte le notti nei nostri sogni c’è un po’ di realtàabbiamo negli occhi la luce della libertà.
Perché rassegnarsi a vivere la propria vita, sempre e solo da spettatori, opprimendo i sogni, le speranze e le ambizioni? Bisogna provarci almeno, a inseguire ciò in cui più crediamo. L’averci provato, pur continuando a fallire, ci rende in ogni modo soddisfatti.
Sulle ali di di un sogno l’illusione vola, entra nella favola e si cheta.
Chi non sogna ad occhi aperti è solamente uno stupido che socchiude gli occhi fingendo di non vedere…
Se un sogno scivolasse con le lacrime, il mio cassetto sarebbe vuoto.
Il sogno è spesso la strada dell’impossibile che molti percorrono velocemente finendo fuori strada, certi giungono a metà strada per poi fermarsi all’incrocio della logica, alcuni scelgono di non intraprenderla mai, mentre altri preferiscono osservarla da lontano: solo pochi uomini scelgono di percorrere il sentiero del sogno coraggiosamente e lentamente, per poter assaporare meglio l’ebbrezza dell’inconsueto, e possedendo la fortuna di pensare che la strada dell’impossibile conduca al possibile.
Dove sei, divina Dea dei miei sentimenti? Ti cerco invano in questa valle di pensieri, di sentimenti e di ricordi.. proprio gli stessi che animano i miei sogni.