Giovanni Ecaloc – Sogno
E come un fiume cerca il suo mare io sto cercando un qualcosa di speciale, vago nel buio con la sola luce della speranza che lei produce.
E come un fiume cerca il suo mare io sto cercando un qualcosa di speciale, vago nel buio con la sola luce della speranza che lei produce.
Sono un consumatore seriale di sogni.
“Capitano perché mi resisti?” Domandò il mare al fiero in posa contro il vento. “Io non ti resisto, egli rispose, ma ti governo non per vendetta bensì per amore, lo stesso amore che danno gli umili al proprio sogno anche se questo dovesse costare loro la vita!”
Ogni alba segna il confine tra i tuoi sogni e ciò che farai per realizzarli.
Non si possono raggiungere veramente e completamente i propri sogni uccidendo quelli degli altri. Avranno sempre un sapore di morte.
Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognarori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.
Questo è un sogno fra tanti, fatto in una notte tra le tante, da sola, forse come nessuno, o forse come prima o poi dobbiamo esserlo tutti. Sognavo l’unica felicità possibile in questo mondo: l’amore, l’amore in tutte le sue forme, l’amore di un amico, l’amore di un uomo, l’amore che non mi è concesso avere. E poi ero libera, libera da tutte quelle catene che ora mi stringono, libera da tutto ciò che mi lega alle cose e mi allontana dalle persone.Ma questo, era solo un sogno.