Carlo Gragnaniello – Sogno
I sogni dovrebbero stare chiusi nel cuore e mai in uno stupido cassetto.
I sogni dovrebbero stare chiusi nel cuore e mai in uno stupido cassetto.
I sogni sono fra le nuvole che sposta il vento e prima ancor che ne distingui la forma e la natura, questi son già mutati e volati via.
Mi ritrovai a pensare che, sebbene il tempo si ostinasse a scorrere impertinente pretendendo di avere ragione, nessun passaggio di luna sarebbe stato sufficiente ad allontanarmi dai miei sogni. Essi rappresentavano il mio destino. Essi erano la mia ancora di salvezza. Piegai il foglio e scesi di corsa quelle scale. Era giunto il tempo di correre. Correre incontro al vento che tanto a lungo avevo evitato. Correre lungo strade affollate di passioni e desideri. Correre attraverso ricordi da non cancellare, colori da non dimenticare, lacrime per rinfrescare il volto. Adesso ogni cosa aveva il colore del respiro che, impetuoso, arrivava a ricordarmi che il cuore palpita solo quando l’anima trova il coraggio di sognare ancora.
I sogni, come gli incubi, sono destinati a divenir leggiadra polvere al tenero e caldo sorgere del sole.
Che strani gli esseri umani: preferiscono rinchiudere i propri sogni in un cassetto, piuttosto che realizzarli.
Mi ritrovai sola con il mio sogno e il mio incubo.
Mi sono chiesto molte volte che cosa mi permettesse di danzare in alto tra i miei sogni. Non ho mai trovato una valida risposta. L’unica cosa che so è che il bisogno di sognare fa parte di me e mi permette di proseguire fiducioso verso il mio domani, con la speranza che qualcosa possa prima o poi cambiare.