Arjan Kallco – Sogno
Più sogno di un sogno è il sogno stesso.
Più sogno di un sogno è il sogno stesso.
La notte è imprevedibile, imperscrutabile, ci accingiamo a distenderci sul letto, attimi ricchi di pensieri di ricordi, di ansie per il domani. Poi il corpo si addormenta, ma una parte di noi no, viaggia nell’ignoto a scoprire mondi incomprensibili, sogni inconcepibili, spesso in uno di questi sogni io non vorrei mai svegliarmi, in quella dimensione mai provata nel reale io vorrei viverci sempre!
E la faccia della luna le sorrise per l’ultima volta durante l’eclissi.
Una notte piena di stelle è una carezza all’anima. Ci conduce sopra ogni logica, nei sogni che si toccano.
Lasciami sognarelasciami dimenticarelasciami ricominciare a camminarea passi più decisi.Fammi immaginarequanto ancora ho da fare,forse crescere e invecchiare…Quanto ancora ho d’amare.
Nel sogno c’è la rivincita di una vita affidata alla precarietà e alla vulnerabilità… La trasfigurazione del nostro desiderio.
Quando arriva la nottenel sopore del sonnonon c’è spazio per l’obliobarriere e catene si sciolgonoal passare dei fantasmi del cuoree spettri nutritidalla verità dell’animainfestano l’oscurità della mentee non vi è porta che possalasciar fuori i suoi sogni.