Giuseppe Catalfamo – Sogno
Il “sogno” è trasposizione della realtà.Amplificarla, dilatarla, plasmarla.In pratica “sogno” è droga.
Il “sogno” è trasposizione della realtà.Amplificarla, dilatarla, plasmarla.In pratica “sogno” è droga.
Ciao papà, è la stessa ora, lo stesso giorno, lo stesso mese di quella mattina soleggiata di 24 anni fa, ricordi? Sei andato via senza dir nulla, sei sempre stato uomo di poche parole, ma che pesanti saggezze contenevano e materializzavano onore. Sono corso da te con ogni mezzo infagottato da quella ridicola divisa, impaurito. Non mi hai aspettato, volevo dirti che non ero arrabbiato con te, avevo capito che eravamo sopratutto amici, che ti amo. Ciao papà, tanto lo so che stai scherzando, ti vedo sai a volte di notte in corridoio che sorridi…
La corsa per arrivare a raggiungere un sogno, spesso è più’ bella ed emozionante del sogno stesso.
Vivo un equilibrio instabile perché il baricentro del mio sognare è più in alto del punto d’appoggio del reale.
Tutto ciò che riteniamo “impossibile” lo è perché non possiamo neanche immaginare la soluzione dal nostro umano “vedere”.
Adesso è l’ora dedicata a me. È l’ora dove riposo sul soffice cuscino dei sogni.
Nel volteggiar di bianchi petali di stelle danza un sogno.