Catia Ciullo – Sogno
Di notte ho voglia di sognare… quello che la realtà non mi può dare.
Di notte ho voglia di sognare… quello che la realtà non mi può dare.
Attacca i tuoi sogni impalpabili a palloncini invisibili. Non possono che levarsi in alto.
Se il sogno più grande fossimo noi stessi? In fondo chi ci dice che siamo veri?
Aspetto tutto il giorno che la notte sia matura, quando sia aprono i portoni del silenzio, e per magia tutti i sogni iniziano a parlare.
Il mare è di chi lo sa ascoltare, di chi lo sa amare, di chi ad esso dedica tutti i suoi sogni ad occhi aperti.
“Amore mi ami?” “Tantissimo” “Non amerai mai più nessun’altro, me lo prometti?” “No!” “Come no!?” “Ci sarà un’altra donna che amerò un giorno” “mah!” “Sarà nostra figlia.”
Vedo cani che lottano, rissa leggiadra come danza. Si lanciano un osso, ci girano attorno e lo afferrano. Conosco i passi, ma non voglio giocare. Sono in disparte, li osservo snervata. Cresciuta con loro, ma nata gatto, non mi ci mischio. Idioti, meschini, son forse più lupi che cani. Alle spalle s’azzannano, ma, volpi, muso a muso fingono il nulla. Bravi attori, però, certo. Vien quasi il dubbio che stupidi lo siano davvero. Idioti, meschini, furbi? Cani, lupi, volpi? Non so. Ma Bastardi, oh sì. Questo sicuro.