Stefano Giuliano – Sogno
Se un sogno scivolasse con le lacrime, il mio cassetto sarebbe vuoto.
Se un sogno scivolasse con le lacrime, il mio cassetto sarebbe vuoto.
Lasciare prendere sfiorare guardare lambire accarezzare in quanti modi si possono percorrere i sogni. Tutto si muta è un vento caldo la sensibilità è qualcosa che non puoi toccare ma che può’ far male se non la sai guidareSe ti lasci andare è lei che prende il comando ed allora forse puoi scrivere qualcosa di eterno.
Quando il corpo si racchiude nell’intima veglia dei pensieri, è ora di chiudere gli occhi e lasciare che essi indossino vesti oniriche.
Quando comincerai a capire che ciò che sogni resterà sempre e solo un se, avrai smesso di vivere la tua favola.
È tarda notte, ormai mattina, non dormo, eppure sogno. Sogno di saper fare le cose che non so fare, sogno emozioni particolari, perché senza passione non vivrei un solo giorno. Un giorno “non reale” si rivelerebbe. Sogno poesie, canzoni e parole, a volte sogno anche la musica insieme ad esse, ed è così “tangibile” da sembrare tutto vero. Mi domando da dove provengano, non dormo, eppure sogno o forse, semplicemente, sono solo il personaggio secondario del sogno di qualcuno. Lì, di passaggio, e non sono io ad addormentarmi, ma lui a svegliarsi.
È più forte di me, perdermi nei colori dei sogni. È un qualcosa che pulsa in me, e non so controllare dentro; come riesco a controllare in esteriorità. E nulla vale la mia ragione sul cuore, nulla vale il sapore di arrendermi di fronte all’impossibile. Amo intingere la penna nell’anima e nel cuore per descriverne le emozioni che sento, cose che non possono essere perse nel silenzio della vita perché importanti. Vorrei che come me i miei sogni allungassero le mani per raggiungere quello che c’è oltre il visibile.
Dormi e gli incubi ti spaventano. Poi ti svegli e la realtà è ancora peggio.