Andrea G. Pinketts – Sogno
Nel delirium tremens il buon Weber vedeva scarafaggi immaginari. Nella vita di tutti i giorni se li mangiava, e di gusto. Uno dei pochi uomini al mondo a nutrirsi dei propri sogni
Nel delirium tremens il buon Weber vedeva scarafaggi immaginari. Nella vita di tutti i giorni se li mangiava, e di gusto. Uno dei pochi uomini al mondo a nutrirsi dei propri sogni
Vorrei saper disegnare un ritratto, vorrei saper custodire un profumo, vorrei saper trasformare un pezzo di marmo in una scultura. Purtroppo sono solo un uomo normale e mi è consentito solo sognare.
I sogni muoiono con la realtà.
Nei momenti che contano, bisogna tenersi pronti. Nei momenti che contano, tu devi essere più pronto degli altri. Nei momenti che contano non serve fallire e nemmeno fare bella figura. Nei momenti che contano, tu devi contare più di tutti, perché se non sei pronto per questi momenti allora tutto ciò che hai fatto fin’ora si trasforma in vigliaccheria. Non esserci o esserci a metà servizio non serve a nulla se vuoi conquistare un sogno.
Il giorno dopo è sempre così. Il giorno dopo qualsiasi cosa. Un anno bisestile, una passione non corrisposta, una sbornia di liquore dolce. Non riesci ad abituarti all’idea di essere già al giorno dopo. Ti ritrovi nel tuo primo pomeriggio del tuo primo di gennaio a metà novembre e ti accorgi di essere stonato, perché fuori tempo. Per gli altri è un giorno come un altro. Per te, è un giorno come te. Sei in ritardo. Non sei ancora uscito da ieri ed è già domani, anche se gli altri lo chiamano oggi.
Ho incorniciato un sogno pieno di speranze e l’ho appeso al centro del mio cuore.
Ho bisogno di un sogno, che possa squillare di gioia.