Raffaella Frese – Sorriso
Il paradiso è riposto nel cuore. Non è un luogo, non è una destinazione. È la serenità e la pace che dimora in ognuno di noi. Non ha dimensioni e non ha tempo. La sua anima si chiama sorriso! “
Il paradiso è riposto nel cuore. Non è un luogo, non è una destinazione. È la serenità e la pace che dimora in ognuno di noi. Non ha dimensioni e non ha tempo. La sua anima si chiama sorriso! “
Non giudicare mai le persone dall’aspetto fisico, da ciò che indossano, da ciò che vedi. Impara che l’abito non fa il monaco, e non tutto quello che luccica è di valore. Impara a guardare davvero chi hai di fronte, senza farti ingannare dall’apparenza. Una persona dura può essere docile nel cuore, forse ha elevato muri di cemento perché ferita troppe volte. Non sempre chi è bello fuori è bello anche dentro. Sono tante le combinazioni. Dietro corazze potrai trovare piume e dietro piume potrai trovare corazze erte. Comprendi, ma la cosa più importante è ascoltare e leggere l’anima guardando oltre.
È bello vederti sorridere e quando lo fai i tuoi occhi si illuminano e il tuo fascino si accende, non smettere mai di sorridere perché il sorriso e poesia, il sorriso e musica, il sorriso e ingenuità, il sorriso e semplicità, il sorriso sei tu.
Se solo! Se domani. E se poi! Quante parole buttate al vento. Quanti inutili convenzioni in successione, dettate da ragioni e società. Quanti bla, bla, bla! Quante catene che si mescolano “incatenandosi” nelle conseguenze del non avere agito, concretizzato, impugnato le ragioni dei nostri sogni e desideri. Quante parole senza fatti. Quante lacrime senza sorrisi. Quando poi, basterebbe poco per rompere quel ghiaccio e sciogliere quella neve d’impedimento e di paure. Basterebbe un piccolo cenno fatto di carezze e comprensioni, basterebbe un piccolo passo fatto di concretezza non di chiacchiere, basterebbe poco per alimentare un sorriso e ridare serenità a questi giorni malinconici cupi e tristi.
L’umorismo aiuta gli uomini a percorrere i deserti della vita…e fa in modo che restino annientati dal dolore e dalla sofferenza.
La più sprecata di tutte le giornate è quella in cui non si ha riso.
Sono ciò che voglio essere: un garbuglio di complicanze e di stupore, di gioie e di dolore, di sorrisi e di parole. “Di parole ne dico tante”, ho un enciclopedia di emozioni nel mio cuore che non vogliono tacere. Sono ciò che voglio essere, ma mai arroganza e presunzione, furbizia e falsità. La mia regola è “rispettami ed io ti rispetterò il doppio, amami ed io ti amerò il triplo”. Sono ciò che l’anima mia mi detta, una fragile sognatrice che al momento giusto sfodera le sue armi e combatte senza arrendersi mai.