Giovanni Di Blasi – Sorriso
A volte mi soffermo a pensare, riesco a farmi domande da solo, e a volte ottengo anche risposte. Domande tipo: chi porteresti a cena? Troppo facile direte voi, mica tanto. La mia risposta? Me stesso sicuramente, ovvio.
A volte mi soffermo a pensare, riesco a farmi domande da solo, e a volte ottengo anche risposte. Domande tipo: chi porteresti a cena? Troppo facile direte voi, mica tanto. La mia risposta? Me stesso sicuramente, ovvio.
Non ho mai abusato di alcool, sono astemio. Non ho mai fatto uso di droghe, sono già al settimo cielo e oltre. Non ho mai tradito la fiducia di chi l’ha riposta in me considerandomi importante. Non ho mai odiato, nemmeno chi lo avrebbe meritato, e non ho mai amato senza amore, pur sapendo che può far male.
Il sorriso forzato è spesso il sipario del dolore quando non entra in scena.
Ognuno ha dalla vita ciò che merita, è come seminare un terreno, se tutto avviene…
Vorrei essere una lacrima dei tuoi occhi, che scende lentamente sul tuo viso, per finire la sua corsa sulle tue labbra, e fondermi in te fino ad arrivare alla tua anima.
Troppo facile cavalcare l’onda quando ce la troviamo servita su un piatto d’argento.
Il sorriso aiuta. Lo usiamo come maschera x nascondere ciò che in realtà pensiamo e ciò che proviamo. Purtroppo il sorriso non fa altro che coprire e mettere da parte, ti senti libero senza problemi, ma appena apri la porta dei “sentimenti” ti ritrovi con i mille dubbi, perplessità e sensazioni che erano state represse. Appena puoi urla, piangi, incazzati, corri: sfogati. Non reprimere. Creeresti una bomba atomica manuale.