Gennaro Gattuso – Sport
Nel calcio non c’è cosa più bella dell’amore verso la propria maglia.
Nel calcio non c’è cosa più bella dell’amore verso la propria maglia.
In palestra, ci torni perché li è il tuo posto… torni perché li, completi te stesso… torni perché fondamentalmente di sbattere la faccia contro i tuoi limiti ne hai bisogno, ogni giorno… torni perché l’apatia quotidiana non ti appartiene… torni perché quelle sensazioni fan parte di te… torni perché anche se non ci fossero motivi razionali… tu torneresti lo stesso.
Il fischietto è un respiro ma, anche, un sospiro: insegna a guardare negli occhi. Diventa l’emozione di esserci: insieme alle regole e assieme agli altri.
Certo che l’Italia è l’Eden dei calciatori stranieri, vengono, tirano un calcio ad una palla, e gli regaliamo un sacco di soldi.
Quando Dio vuole palla entra in rete.
Just do it!
Ho tanta rabbia dentro per come sono stato cacciato da Lotito. Gli ho regalato due anni, nei quali non prendevo nemmeno i soldi. Uno come me, che ha fatto di tutto per restare legato alla squadra, è stato ricattato per andare via. Sono stato “minacciato” anche nel periodo in cui mi allenavo fuori rosa. Nell’ultima giornata della stagione 2004-2005, dopo 10 anni di Lazio, mi è stato impedito di fare giro di campo per salutare i tifosi e sono dovuto andare io in curva. Investimenti non ne vuole fare e tutti i laziali man mano sono stati mandati via. Sta togliendo la lazialità. Si parlerebbe troppo di Peruzzi, Di Canio, Negro e poco di Lotito.