Giuseppe Nazareno Caruso – Sport
C’è chi piange per un pallone, c’è chi piange per una donna e c’è chi piange per entrambi.
C’è chi piange per un pallone, c’è chi piange per una donna e c’è chi piange per entrambi.
Come fa uno sport a farti tremare tutta dall’emozione, dall’eccitazione, dalla preoccupazione, dalla felicità che la tua squadra sta vincendo, dalla tristezza che la tua squadra sta perdendo, da un pallone che sta quasi per fare goal ma viene fermato dal portiere, da un giocatore che corre nel campo, da un capitano che si arrabbia con i suoi giocatori perché quel giorno non è il loro giorno, ma con un semplice sport si può avere tutte queste emozioni?
Tratta una donna male e si sentirà amata, trattala bene e si sentirà ingannata.
Senza la pazzia il mondo diventerebbe talmente normale che finirebbe con l’impazzire.
Chi non ha segni in faccia, non ha mai partecipato alla lotta.
Abbandonare un amico è il peccato più grave!
Shilla, il centrali sinistro, gioca nel Asante Kotoko, in Ghana, e non aveva mai partecipato ad una grande competizione. Ho paura che si blocchi quando vedrà come giocano bene Ronaldo o Ronaldinho e che poi gli viene voglia di andare a chiedere loro l’autografo sulla maglietta.