Davide Fichera – Sport
Non pensare al dolore, non pensare a niente di simile, pensa a rimanere li, davanti, e non indietreggiare, usa la tua paura e sfruttala al meglio, usa il cuore, sì padrone di te stesso.
Non pensare al dolore, non pensare a niente di simile, pensa a rimanere li, davanti, e non indietreggiare, usa la tua paura e sfruttala al meglio, usa il cuore, sì padrone di te stesso.
È la forza della vita che ti insegna a non mollare mai, anche quando sei sul punto di dire basta.
C’è la squadra del cuore. Io tifo per quella. A volte vince, molto spesso perde. Cosa vuoi farci, non è il gioco, è la vita. Nella squadra del mio cuore non ci sono undici giocatori, più le riserve, no. Il mio “cuore” è una grande squadra di emozioni, di sensazioni, di ricordi, di speranze e di sogni. Anche lui lotta e combatte, ma non gioca. Lui ama, soffre. E qualche volta piange. Io tifo per lui perché un giorno possa urlare al mondo “ho vinto”.
C’è chi piange per un pallone, c’è chi piange per una donna e c’è chi piange per entrambi.
Tranne Kahn, se uno li mette tutti in un sacco e comincia a colpire il sacco, sicuro qualcuno va a meritarsi il colpo.
I veri giocatori di golf vanno al lavoro per riposarsi.
Le uniche lacrime che mi hanno angosciato nella vita sono quelle degli operai, dei disoccupati e dei disperati. Le lacrime dei giocatori rattristano gli idioti.