Pier Paolo Pasolini – Sport
Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo.
Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo.
Si comincia così, un po’ confusi. Uscendo di casa, camminando, del tutto inconsapevoli e senza arresa, la magia ad un certo punto ci colpisce e come una fiamma accende la nostra vera anima. L’istante prima della corsa.
C’è la squadra del cuore. Io tifo per quella. A volte vince, molto spesso perde. Cosa vuoi farci, non è il gioco, è la vita. Nella squadra del mio cuore non ci sono undici giocatori, più le riserve, no. Il mio “cuore” è una grande squadra di emozioni, di sensazioni, di ricordi, di speranze e di sogni. Anche lui lotta e combatte, ma non gioca. Lui ama, soffre. E qualche volta piange. Io tifo per lui perché un giorno possa urlare al mondo “ho vinto”.
Marcare a uomo? Non dirò mai a un mio calciatore di giocare solo per controllare un avversario.
Tanta gente perde tanto di quel tempo con le partite di calcio, rubandolo a chi c’entra davvero.
Ansia, batticuore, rabbiadolore, amore…tu chiamale emozioni…Io?Io le chiamo Napoli.
Perché, in campo dovrei correre? La terra è rotonda, la palla pure, sono sicuro che prima o poi passerà dalle mie parti.