Monica Cannatella – Stati d’Animo
La parola più bella che conosco è “contare”. Peccato che la maggior parte della gente è convinta che si usi solo in matematica.
La parola più bella che conosco è “contare”. Peccato che la maggior parte della gente è convinta che si usi solo in matematica.
Le persone belle le porti ovunque vai, quelle false passano anni e li lasci sempre nel “reparto” delle cose inutili.
Mi capita ogni tanto di ascoltare una canzone e sentire quel qualcosa dentro, specialmente oggi è come se avessi sentito il braccio di un amico che mi diceva: eccomi sono qui, sono qui per scuoterti da questa apatia. Vedi, fuori c’è il sole e da domani è primavera! Tutto ricomincia a vivere, ricomincia anche tu.
È rabbia l’unico sentimento che mi consente di andare avanti, senza si essa sarei in balia delle altre persone, con la rabbia supero ogni cosa, la mia rabbia è molto di più dell’indifferenza con cui la gente ti rovina o ti mette da parte.
La serenità che vorrei è quella che si lascia tenere per mano dolcemente, che non tenta di sfuggirti e che non scivola via neanche quando sei tu ad allentare la presa.
La mancanza non è altro che la presenza dell’assenza.
Sola rimaneva in quel grande letto, quando al mattino i sogni l’abbandonavano e l’alba salutava il nuovo giorno.