Daniele Tartaglione – Stati d’Animo
Avevo un divieto di accesso nella mia testa, e lei era la classica persona che non rispettava la segnaletica.
Avevo un divieto di accesso nella mia testa, e lei era la classica persona che non rispettava la segnaletica.
Mi hanno detto che nulla è per sempre, mi hanno detto che le parole spesso dietro hanno i fatti, mi hanno detto di non andare a guardare quegli occhi, mi hanno detto che l’amore finisce. Ho ascoltato solo quando il mio cuore mi ha detto “credici”.
Questa sera la mia testa è paragonabile alla metropolitana di una grande città, treni che vanno, treni che vengono, sono i miei pensieri. C’è tanta gente, tanta che mi sono perso. Mi sono perso tra tutte quelle persone, non riesco più a capire chi sono. Mi sono perso in quel via vai di treni che non riesco a scegliere quello giusto. Mi sono perso nella mia testa!
Si parla della vita poiché solo con essa si possono comprendere le emozioni che la morte invece consegna al silenzio astratto della fine.Si parla dell’amore poiché solo con esso la vita concepisce sempre quelle emozioni dei sentimenti di storie senza tempo.Si parla del paradiso poiché si spera tramite esso non si abbia più timore della morte in quanto la vita e l’amore diventeranno probabilmente trascendentale continuità nell’eternità.
La mente è bastarda, la rigidità del cuore una bastardaggine.
L’invincibilità di un pensiero e la sua robustezza, dipendono fortemente dalla velocità di balzo nelle mente e la successiva pianificazione comprendendone la sua pazzia.
Puoi blindarti nell’impassibilità, celarti dietro barricate di cinismo, armarti di apatia, ma non sarai mai sentimentalmente invulnerabile.