Lella Mei – Stati d’Animo
Alea iacta est (il dado è tratto), ma ho ancora una partita da giocare.
Alea iacta est (il dado è tratto), ma ho ancora una partita da giocare.
Ho il cuore di una persona tradita, i legami che scivolano fra le dita, ed è così che passa la vita.
Io, forestiera in un paese che di buono mi ha donato solo pietre; le ho raccolte, ho costruito una scala e adesso la sto salendo, gradino dopo gradino, con me lascio salire solo chi le pietre non le lancia ma le usa per costruire qualcosa di buono, che sia più vicino al cielo e duri in eterno.
Il cuore vede più in là degli occhi.
Una rigida confusione mi intorpidisce, celata da una meschina normalità. Nascosto dietro respiri pilotati, dietro a sguardi clandestini. Non l’accetto ma nel rifiuto mi trovo schiavo di questa corrente, trascinato da una piena di problemi e domande. Vorrei essere chiaro, sapere cosa voglio, ma non riesco. Bloccato, impantanato senza sapere quale sia la cosa più giusta da fare. Mi trovo solo, razionalmente instabile. Potessi capire cosa vuole questo mio sangue, quale nome vuole per sé. Ribolle e mi sfianca, esanime senza risposte.
Sono fiera di me, perché ho saputo amare, mentre gli altri sono repellenti all’amore il mio rimane impregnato sempre nel cuore.
L’occhio vuole la sua parte, il cuore tutto il resto.