Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Le attese sono giganteschi accumulatori di energia, pronte a esplodere in improvvisi, violenti, avvolgenti abbracci.
Le attese sono giganteschi accumulatori di energia, pronte a esplodere in improvvisi, violenti, avvolgenti abbracci.
Quando non comprendono ciò che scrivo, ho certezza di quel che provo.
Il Dolore precede ogni piacere ed è il principio motore dell’Uomo.
Mi immergo nell’eterno viaggio. Mi riconosco destinato ad essere ricordo di fatti passati e ad essere vivo per ricordare; incerta questa vita scorre come un fiume, le foglie cadono, le piante vengon sradicate, non grava il peso eguali compiono il loro passaggio. Il timore non sfiora l’animo; trasportato dalla corrente mi dimeno per non accettare il destino infelice, troppo è stato lasciato incompiuto, ma la corrente è senz’animo e occhi, imperturbabile scorre, lasciando all’uomo solo i ricordi di cui, un tempo, si nutriva il cuore.
A volte la gioia si nasconde dietro a piccoli gesti e sguardi accennati. Resta a noi saperli catturare, resta a noi saperli interpretare.
Nemmeno io mi sopporterei, se non fossi obbligato a farlo.
Non sono più randagia. Non punto più agli occhi, di faccia, di petto. Ho sbranato con le fauci spalancate, gli artigli acuminati, graffiato con la mia stessa pelle squamata, ora, l’ho cambiata, come un serpente, a sangue freddo, misto a caldo, misto a stanchezza. Mi hanno trapiantato il cuore di un animale, ma adesso, sono letargica. Sono rimasta di schiena, erotica e silente, curva di cuoio rosato e seducente.