Mirko Badiale – Stati d’Animo
Più mi guardo nel profondo, e meno mi vedo.
Più mi guardo nel profondo, e meno mi vedo.
Amare l’inverno come se fosse un adolescente difficile, emarginato, incompreso; amare l’inverno con tutto il calore che non ha, ma che vorrebbe donare; amare l’inverno per la tramontana che mi spettina i pensieri, per la neve che ovatta i silenzi imbiancando strade, case, emozioni.
Ho modificato me stesso e la mia vita non senza maledirmi! In meglio? In peggio?… mi sono adeguato e mimetizzato a chi ho avuto intorno! Sono un po di voi… a modo mio!Non riuscirete più a deludermi!
Se vivere da persona sociale significa tormentarsi l’anima di cose, pensieri e persone inutili, l’dea di vivere da soli assume un valore inequivocabile.
Anche solo quello sguardo, involontariamente radioso, era bastato a far comprendere a Levin che lei amava quell’uomo, a farglielo capire come se lei stessa glielo avesse detto.
Camminavo nelle vesti di un’illusione, poi mi sono fermata.
Libero è il canto del viandante che vive il suo cammino, egli sa che non esiste fine al suo avanzare verso il limpido orizzonte che scorge. La sua voce toccherà luoghi lontani e il vento si vestirà fiero dell’eco delle sue parole.Procede con passo certo il viandante scevro da inutili pesi, il suo pellegrinare tra le molteplici avversità, diverrà, leggiadro soffio tra i fiori odorosi del suo giardino, perché solo chi conosce la via, ha in mano la bilancia della saggezza.